L’indice della felicità collettiva al minimo

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Mi ha molto incuriosito un articolo uscito su La Repubblica il 12 maggio 2020 che riporta uno studio dell’Università del Vermont (che si trova nel nord-est degli USA) secondo cui il 12 marzo 2020 è stato il giorno più triste del 2020. La “misurazione” è avvenuta esaminando 50 milioni di messaggi scambiati su Twitter.

Dall’articolo di La Repubblica (lo trovi tutto qui): “L’Università del Vermont, negli Stati Uniti, valuta ogni giorno l’umore del mondo, grazie al suo Hedonometer. Il termometro della felicità degli esseri umani funziona così. Grazie all’intelligenza artificiale, ogni giorno Hedonometer esamina il 10 per cento dei 500 milioni di messaggi che le persone si scambiano via Twitter. Sono messaggi, tutti in lingua inglese, che Hedonometer classifica poi in base al loro significato e al tono. (…) E il voto più basso degli ultimi mesi arriva il 12 marzo 2020, quando l’indice della felicità mondiale tocca un livello critico di 5,71 punti su dieci.”

La mia curiosità di astrologa si è accesa e sono andata a vedere il tema del giorno, ovvero dove stavano i pianeti il 12 marzo 2020 al sorgere del sole a Greenwitch. Ed ecco l’oroscopo del giorno:

Intanto il Sole è nel 12° segno, i Pesci, non propriamente l’emblema della felicità. L’astro è congiunto a Nettuno, sestile a Giove e Plutone, quindi apparentemente non è mal messo, ma dai segni e pianeti coinvolti si evince l’idea che la gioia non è né cosa di questo mondo, né facilmente raggiungibile. La congiunzione in Capricorno di astri “pesanti” come Giove, Plutone, Saturno e Marte infatti non è certo indice di felicità, se non a costo di immani fatiche e, guarda un po’, una buona dose di isolamento e distacco dal mondo (!).

Ma la ciliegina sulla torta è la complicata posizione della Luna, astro che regola tra l’altro sia la sanità mentale che gli umori della collettività, che nel corso della giornata passa dagli ultimi gradi della Bilancia ai primi dello Scorpione formando aspetti conflittuali prima con lo stellium in Capricorno e poi con la congiunzione Venere-Urano in Toro. Insomma, ce n’è abbastanza per essere più che depressi e si capisce perché il 12 marzo 2020 è stato un giorno molto triste per il genere umano. In questo quadro, interessante la buona posizione di Mercurio, in Aquario e trigono alla Luna, che ha spinto comunque le persone a scambiarsi milioni di messaggi, anche se purtroppo dai toni in gran parte negativi.

Fortunatamente la Luna è un astro veloce, perciò già il 13 marzo era in aspetto favorevole sia con i pianeti in Pesci che in Capricorno, sollecitando la curva della felicità a risalire.

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